La storia del
Palazzo

L’edificio fu la dimora di due delle famiglie più influenti e leggendarie del Rinascimento fiorentino: Portinari e Salviati.
La sua storia inizia con Folco Portinari (1258-1289), un banchiere italiano famoso anche per essere stato il padre di Beatrice, la musa di Dante. Folco Portinari fu il primo a costruire case nell’attuale sede del palazzo che nel XV secolo fu trasformato in Palazzo. Folco Portinari, oltre ad avere una figlia famosa, è stato il fondatore dell’ospedale Santa Maria Nuova, il più antico e importante istituto ospedaliero di Firenze. Nonostante la scarsa documentazione storica, Beatrice cattura l’immaginazione delle generazioni a venire come l’incarnazione della pura forma d’amore. Era il “vero amore” di Dante Alighieri, uno dei poeti più celebri del Rinascimento e le cui opere (scritte in dialetto toscano) elevarono lo status della lingua italiana.

Nel 1546 Jacopo Salviati, marito di Lucrezia di Lorenzo de “Medici” (figlia del famoso Lorenzo de Medici, il Magnifico), acquistò il Palazzo ed ingrandì e modernizzò ulteriormente l’edificio. La famiglia Salviati è stata la più longeva proprietaria del Palazzo dal 1546 al 1768 (oltre 200 anni). La famiglia non solo era ben collegata con la famiglia Medici, che ha ispirato e iniziato il Rinascimento, ma anche a molte figure leggendarie le cui influenze rimangono presenti nei giorni odierni, nella lingua e nell’arte.
La figlia di Jacopo, Maria Salviati, diede poi i natali a Cosimo I dè Medici, Duca e Grand Duca di Toscana dal 1537 al 1574, la cui statua resta al centro del cortile del Palazzo.
Nel corso degli anni il Palazzo ospitò molti ospiti illustri, tra cui il re Federico IV di Danimarca, durante il suo soggiorno a Firenze nel 1709.
Nel 1865, durante il periodo del Regno d’Italia di Firenze Capitale, fu sede del Ministero di Grazia e Giustizia che lo vendette nel 1870 alla Banca di Toscana, che lo possedette fino a settembre 2016 quando la proprietà fu venduta al Gruppo LDC di Taiwan.
Nel 2022, dopo diversi anni di intenso restauro, il Palazzo ha riaperto le sue porte con destinazione d’uso residenziale, ricettivo di lusso e commerciale di lusso.

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