Il restauro

L’intervento di restauro degli ambienti storici di Palazzo Portinari Salviati e il recupero delle superfici decorate dell’architettura, coordinato dall’ingegner Adriana Novelli, project manager dell’operazione promossa da LDC Hotel, è stato progettato ed eseguito dalla restauratrice Anna Medori.

Al piano terra, sui cicli decorativi dedicati alle Storie dell’Odissea e alle Storie di Ercole, opera dell’Allori e aiuti, e sul fregio che illustra il poemetto attribuito ad Omero della Batracomiomachia, è stato condotto un intervento di revisione conservativa, in quanto restaurati in epoca recente. Grande attenzione è stata dedicata alla Madonna in trono col Bambino. L’affresco presenta una iconografia trecentesca ma le ridipinture risultano abbastanza recenti, ottocentesche o ancora seguenti.

Al piano nobile il restauro è stato invece una vera e propria occasione di continue ed emozionanti scoperte come, ad esempio, il ritrovamento sotto gli strati di scialbo delle pitture sulle pareti della galleria, di firme e date su alcuni dipinti e la presenza di applique di carta dipinte con lo stemma dei Salviati a coprire lo stemma della famiglia Portinari realizzato sulle travi dei soffitti a cassettoni. Le operazioni di descialbo della Galleria, con il soffitto della volta decorato nel 1780 da Tommaso Gherardini, raffigurante una teoria di divinità dell’Olimpo, hanno messo in luce più strati di colore che nascondevano completamente i gruppi scultorei marmorei, ad imitazione di statue classiche, concepiti all’interno di nicchie inserite in ripartizioni architettoniche. Sui soffitti a cassettoni lignei di alcune stanze decorati con motivi floreali, leoni rampanti e grottesche e con gli stemmi delle famiglie Portinari e Salviati, già restaurati in epoca otto-novecentesca, si è dovuti intervenire per i danni dovuti alle infiltrazioni. Al consolidamento della struttura di supporto è seguito il restauro della pellicola pittorica. Restaurata anche la nicchia decorata con deliziose grottesche su modello di quelle tardo cinquecentesche realizzate da Alessandro Allori.

Il cantiere di restauro della cappella dedicata a Santa Maria Maddalena, decorata da Alessandro Allori fra il 1578 e il 1580, con pitture murali raffiguranti le Storie della Maddalena e il dipinto su tavola Cristo in casa di Marta e Maria Maddalena al centro della tavola d’altare, ha avuto inizio nel febbraio del 2019. L’Allori molto probabilmente si trova a dipingere su un intonaco già asciutto sul quale imposta le scene operando sul muro come si trovasse di fronte a un dipinto su tavola. Si tratta di un raro esempio nell’ambito fiorentino di pittura a olio su muro.

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